domenica 19 aprile 2015

Quante storie!

Normative, regolamenti, procedure, disposizioni, certificazioni e molto altro ancora... viene da chiedersi se l'imprenditore riesca a trovare il tempo di concentrarsi sul business, che poi è il vero obiettivo e la ragion d'essere del suo operato.
E con la comunicazione e il quadro è perfetto!

Come uscirne?
Un libro può aiutare l'imprenditore a sbrogliare la matassa?

Mi piacerebbe rispondere di sì (anche perché il libro l'ho scritto io!).
In effetti, come in tutte le cose, la verità sta nel mezzo e il buon senso suggerisce una risposta più diplomatica: dipende!

Dipende anzitutto dalla percezione che l'imprenditore ha di aver sempre qualcosa di nuovo da scoprire, da quanto è curioso, da com'è abituato a porsi di fronte ai problemi, ma dipende anche da chi scrive idee, spunti, e suggerimenti, come li espone e come li propone.

Scrivere un libro per chi ha sempre i minuti contati è difficile, ma non impossibile.
Penso che un testo che si ponga l'obiettivo di aiutare le persone debba essere scritto partendo dalla facilità di fruizione del suo contenuto, ecco perché il libro è strutturato in una parte espositiva sintetica e tutto il resto è costituito da aforismi e massime che hanno il compito di focalizzare l'attenzione sui concetti senza dover seguire un filo conduttore ma approcciando ai temi secondo un proprio schema, anzi, senza farsene necessariamente uno.

Ogni aforisma è una storia, ogni storia un frammento di vita lavorativa, ogni frammento un'idea da assimilare con calma e con pazienza. Un libro che si può anche dimenticare su uno scaffale e riprendere dopo qualche tempo senza che ci si sia persi nessun filo conduttore, perché è lì come un buon amico paziente che ci accompagna sempre quando e se vogliamo essere accompagnati.

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